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Back NOTIZIE REDAZIONE CONVOCATO IL CONSIGLIO NAZIONALE FEGICA IL 21 GENNAIO. DI VINCENZO E TIMPANI: SCELTE NON PIU' RINVIABILI.

CONVOCATO IL CONSIGLIO NAZIONALE FEGICA IL 21 GENNAIO. DI VINCENZO E TIMPANI: SCELTE NON PIU' RINVIABILI.

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Con una comunicazione di fine anno rivolta a tutti i suoi componenti, il Presidente ed il Segretario Generale hanno convocato il Consiglio Nazionale Fegica per il giorno 21 gennaio prossimo, presso la sede di Roma.

Di seguito, pubblichiamo integralmente la lettera di convocazione.


Roma, 29 dicembre 2014

A TUTTI I COMPONENTI IL CONSIGLIO NAZIONALE -LORO SEDI-

Cari colleghi,
la situazione che si è determinata, sopratutto negli ultimi mesi; l'Accordo sottoscritto con Eni pochi giorni fa' e quello con Esso nel corso dell'estate; quelli che difficilmente si potranno concludere in tempi brevi ed a condizioni praticabili; l'accelerazione sul piano della ristrutturazione della rete con il presumibile varo di una norma ad hoc; le problematiche del settore autostradale, sempre più vessato e sempre più in bilico fra svolgimento delle gare, nuovi competitor, mantenimento dei contratti e conferma delle gestioni a condizioni sostenibili, rendono indispensabile l'avvio di una riflessione collettiva all'interno del massimo organo deliberativo della nostra Federazione.

Ci sono nuove domande e un nuovo bisogno di rappresentanza cui dobbiamo essere in grado di dare delle risposte. Credibili! Ci sono scelte che, a questo punto della storia della nostra Categoria, non possono essere rinviate più oltre.

Lo scenario che abbiamo riassunto, delinea il contesto nel quale sono intervenuti gli accordi, impone la definizione di una strategia per il futuro: una strategia che sappia leggere il quadro generale e, universalizzandolo, sappia cogliere gli elementi di novità e coniugarli con le aspettative della Categoria.

Gli Accordi, come è noto, sono frutto del contesto nel quale maturano e portano, al loro interno le "cicatrici" di una situazione che si è andata, progressivamente deteriorando: forse proprio perchè è mancata la visione di scenario o forse proprio perchè la Categoria ha perso quella tradizione solidaristica che le ha permesso di raggiungere alcuni traguardi importanti.

Le cause ed i fenomeni di questa "disaffezione", saranno oggetto della riflessione, così come saranno illustrati, nel dettaglio, gli Accordi e chiarito l' impasse che registriamo con alcune Aziende.

L'obiettivo che ci siamo dati, è quello di concentrare ogni sforzo per riportare "competitività" al settore e, con essa, anche quelle economie di scala che possano, nel breve periodo, migliorare le condizioni di ogni singolo Gestore.

Non ci nascondiamo che, quella scelta, è una strada in salita lungo la quale sono disseminate trappole di ogni tipo ma, dopo avere tragicamente registrato una "guerra fra poveri" che la visione collettiva e solidaristica praticata dal Sindacato aveva confinato fra i reperti di antiquariato, al ricatto individuale, alla paura di opporsi alle assurde richieste delle compagnie (e dei retisti), ai disastri finanziari maturati nell'illusoria convinzione che ci si salva da soli sopratutto se si pratica un prezzo più basso del collega (non importa di quale colore sia la sua bandiera) a scapito del proprio "bilancio", abbiamo ritenuto che non ci fosse altra possibilità che provare a riprodurre le condizioni di equilibrio e di equità che hanno reso, l'insieme dei Gestori ed delle loro speranze, un soggetto collettivo. Una Categoria.

Garantire con l'ultimo Accordo -pur in un contesto caratterizzato dalla "sfiducia"- condizioni eque e non discriminatorie per competere nel mercato di riferimento; avere -anche a tutela di chi lo ha individualmente ed abbondantemente saccheggiato- un margine garantito; aver chiuso gli accettatori di banconote quando c'è un turno di servizio manuale; aver riproposto il tema della centralità del Gestore come elemento essenziale del sistema, per noi rappresenta un significativo passo in avanti.

Certo, non è e non sarà tutto rose e fiori e gli aspetti economici non sono (pienamente) soddisfacenti, ma è pur sempre l'architrave su cui poggiano le speranze di una intera Categoria che si salva se rimane unita e, invece, che viene spazzata via se a prevalere saranno gli egoismi e le visioni individualistiche (come le lacerazioni recenti stanno a dimostrare).

Il settore tutto si salva, al di là delle chiacchiere da bar (e dei numeri dati a casaccio da chi si guarda bene dal partecipare), se si riduce -anche attraverso la garanzia di prezzi non discriminatori da garantire ai Gestori- il divario che esiste fra Gestore e Gestore delle medesima compagnia (ma non solo), fra rete colorata e quella no-logo. Oggi, se saremo in grado di dargli "gambe" abbiamo, fra le mani, almeno uno strumento da utilizzare nella impari battaglia che ogni giorno combattiamo in strada.

E' poco? Forse! Ma quali altre strategie possono essere individuate per invertire la tendenza? Anche la strada di utilizzare il "prezzo al pubblico" per far quadrare i bilanci di ciascuno -come, pure, avevamo indicato in risposta agli accordi individuali- non ha sortito i risultati sperati proprio per la "divisione" che l'industria petrolifera (e i retisti) è riuscita ad operare nella Categoria.

Il "divide et impera, attuato dai petrolieri, è stato un capolavoro tattico e strategico che, nel breve periodo (cinque anni) ha dato risultati inaspettati: ma la storia presenta sempre il conto e mentre infuriava la guerra per tagliare prima i margini e, poi, i Gestori, anche le compagnie hanno dovuto rendersi conto che solo il prezzo, solo quello più basso, ha finito per logorare, oltre al loro rapporto con i Gestori, anche i loro bilanci. Miliardi di €uro buttati dalla finestra che, anzichè "premiare" hanno addirittura finito per esasperare i consumatori. E i risultati sono noti.

Ovviamente, come sempre, siamo aperti a tutte le critiche ed a tutte le osservazioni che verranno sollevate nel corso della riunione, pronti a dare ogni chiarimento ed ogni spiegazione.

Considerando le tematiche oggetto della riunione del

CONSIGLIO NAZIONALE
MERCOLEDI' 21 GENNAIO 2015 ore 9.30'
presso la sede di Roma, Via Anzio 24

chiediamo a tutti di essere PRESENTI E PUNTUALI, per poter concludere i lavori nel pomeriggio.

Buon lavoro a tutti ed auguri di Buon Capodanno.

F.to: Il Presidente, Roberto Di Vincenzo - Il Segretario Generale, Roberto Timpani


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