La riunione "ristretta" di lunedì sera, ottenuta grazie all'intervento del Viceministro De Vincenti e che doveva segnare la ripresa del negoziato volto e definire il rinnovo dell'Accordo per i gestori Eni, ha fatto registrare un nuovo colpo di scena.
Dopo aver imposto l'improvvisa rottura del tavolo a meno di un passo dalla sua sottoscrizione, Eni sposta nuovamente l'asticella e trova un altro motivo -meglio sarebbe dire la "scusa perfetta"- per gettare la palla in tribuna e non sottoscrivere l'intesa.